Non sempre per risolvere un problema legale occorre rivolgersi al Giudice. Le soluzioni, infatti, possono essere diverse e vanno valutare con cura, nell’interesse prioritario del cliente a una decisione del suo problema giuridico che sia corretta, imparziale, efficace e, se possibile, economica.
Un chiaro esempio di ciò viene da uno degli ultimi successi dello Studio Auletta.
Nel caso specifico si trattava di un lavoratore il quale, molti anni fa, aveva deciso di cambiare Banca e, pertanto, aveva chiesto verbalmente al direttore di filiale di trasferire i suoi soldi verso un altro istituto di credito (diciamo dalla Banca A alla Banca B) e chiudere il conto corrente a lui intestato.
In realtà il denaro era stato trasferito, ma il vecchio conto era rimasto aperto, dando luogo a passività per spese di gestione, che avevano indotto la Banca A a chiudere il conto, comunicando al CRIF lo stato di sofferenza dell’ (ex) cliente.
Nel tempo, la Banca A non aveva intrapreso alcuna azione legale per il recupero del credito, ma continuava a comunicare la sofferenza al CRIF, come se si trattasse ogni volta di una diversa sofferenza, e non sempre della stessa vicenda.
Una volta prescritto il debito, il nostro Studio, fatta un’ampia ricostruzione della complessa disciplina bancaria in materia di segnalazioni a banche dati private, si è attivato con un reclamo diretto a ottenere la cancellazione delle segnalazioni impropriamente reiterate. A seguito del nostro reclamo la stessa Banca segnalante (Banca A), dopo qualche tentennamento, ha dovuto riconoscere, non solo l’avvenuta prescrizione del suo credito, ma anche la fondatezza delle tesi sostenute da questo Studio, attivandosi per la cancellazione delle segnalazioni impropriamente eseguite.
Risultato pratico? Il nostro cliente ha potuto di nuovo accedere al credito, portando a termine un importante investimento, e a noi è rimasta la soddisfazione di aver fatto presto e bene nell’interesse della Giustizia e del nostro assistito.
Avvocato Giuseppe Auletta